19 maggio 2006

Calipso

Bella,
con quegli occhi da stella del jazz
che non immortalarli sarebbe mortale.
Mi dispiace,
il mio altare è vuoto
e da tempo ormai
non gioco più con gli dei dell'Olimpo.

Ora il Fato che mi ha spinto qui
soffia lontano le mie vele
e tu non hai certo il cuore trafitto
ma in questo niente ti voglio trattenere
e allora fino a sera ti chiamerò Calipso.

Non sempre chi parte se ne va...

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